Stefano Di Giusto
Operationszone Adriatisches Küstenland
Udine Gorizia Trieste Pola Fiume e Lubiana durante l'occupazione tedesca
1943-1945
IFSML, Udine, 2005
ISBN: 88-87388-15-6
807 pagine; 23 riproduzioni di organigrammi e mappe originali nel testo;
18 mappe originali riprodotte a colori in allegato; formato 24 x 17 cm
Dal settembre 1943 al maggio 1945 le province dell’Italia nord-orientale
(Udine, Gorizia, Trieste, Pola, Fiume e l’allora Provincia di Lubiana)
vennero occupate dai tedeschi e amministrate direttamente dalla Germania
nazista, assumendo il nome di Operationszone Adriatisches Küstenland
(Zona d’Operazione Litorale Adriatico, OZAK).
Si trattava di una regione strategicamente importante, sia perché
controllava alcune tra le principali vie di comunicazione tra il Reich,
l’Italia e i Balcani, sia per la sua vicinanza all’Austria,
che la rendeva un probabile obiettivo di uno sbarco alleato. Tali considerazioni
di ordine strategico, nonché l’intensità della resistenza
armata partigiana italiana e jugoslava che si sviluppò nella regione,
obbligarono i tedeschi a mantenervi costantemente forti contingenti di truppe.
Questi vennero affiancati dai reparti della Repubblica Sociale Italiana
nonché da numerose unità collaborazioniste di varie nazionalità
(sloveni, croati, cosacchi, caucasici, serbi, montenegrini, etc.).
Utilizzando principalmente fonti d’archivio relative alla Germania
nazista e alla Repubblica Sociale Italiana, questo studio ripercorre l’evoluzione
delle forze armate tedesche (esercito e SS/Polizei), repubblicane e di altra
nazionalità che operarono nell’OZAK, dall’entrata in
Italia dei primi reparti tedeschi a fine agosto 1943 fino alla conclusione
delle ostilità nel maggio 1945. Capitoli specifici sono dedicati
alla descrizione delle operazioni anti-partigiane condotte nella regione.
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